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Reggia di Caserta

Restauro della facciata

L’intervento di restauro delle calcareniti presenti sulla facciata della Reggia di Caserta ha previsto l’esecuzione di operazioni di consolidamento e protezione. Per il consolidamento è stato utilizzato un formulato inorganico, specifico per pietre a matrice calcarea. La protezione dei materiali è stata affidata ad un prodotto formulato a base di polisilossani in miscela solvente inerte, in grado di garantire un’ottimale penetrazione all’interno del materiale precedentemente trattato, senza modificarne l’aspetto estetico e la porosità delle superfici.

Ercolano, Area Archeologica

Consolidamento dei paramenti murari

Sui paramenti murari e sui materiali degradati presenti all’interno degli scavi sono stati eseguiti negli anni molteplici interventi di consolidamento con i nostri formulati a base di silicato di etile; inoltre è stato possibile intervenire anche sugli intonaci ancora presenti che risultavano poveri di legante e scarsamente resistenti alle alterazioni esterne. I prodotti Cir hanno permesso, grazie alla loro concentrazione bilanciata, di eseguire interventi di consolidamento senza alterare le superfici e la struttura porosimmetrica dei materiali, limitando il processo di degrado presente, pur lasciando inalterate le loro caratteristiche originarie.

Ca' Vendramin Calergi, Venezia

Restauro della facciata lato Strada Nova

La pietra d’istria è una roccia calcarea compatta e come tale non è facile alla sfarinatura. La facciata aveva comunque subito le conseguenze di agenti atmosferici e smog. Alcuni particolari erano bisognosi di restauro. La facciata è stata quindi trattata con prodotti nanotecnologici a base acqua per il consolidamento e prodotti a base di silossani in soluzione acquosa per il blocco del degrado e la corretta protezione della facciata.

Cattedrale di Lecce

Protezione dei materiali lapidei tufacei

Le caratteristiche fisiche e la matrice chimica di natura carbonatica costituenti la pietra Leccese, fanno si che il materiale sia molto soggetto alle alterazioni provenienti dall’esterno e veicolate dall’acqua. Per questo motivo è stato scelto per il trattamento delle superfici un prodotto ad alta performance. Prodotto a base di silossani oligomeri diluiti in miscela solvente, caratterizzato da una bassa viscosità che ne permette un’ottima penetrazione all’interno del materiale trattato e da una elevata resistenza ai raggi UV. Caratteristiche che hanno permesso di mantenere inalterata la naturale bellezza dei materiali costituenti la facciata.

Tomba del Sodo II, Cortona

Restauro conservativo dei materiali lapidei

CIR ha consolidato e protetto questa antica pietra arenaria. Le pietre arenarie sono pietre silicee che si presentano in miscele complesse di diversi minerali. Il consolidamento è stato operato attraverso prodotti a base di silicati, i quali hanno nuovamente conferito alla pietra la compattezza perduta nel tempo. Il successivo trattamento protettivo è stato eseguito con prodotti CIR a base di polimeri ad impregnazione. La loro efficace idrorepellenza consente al materiale di resistere alle aggressioni degli agenti atmosferici nel tempo.

Palazzo Pitti, Firenze

Consolidamento e protezione delle superfici in arenaria 

Consolidanti CIR a base di silicati hanno nuovamente conferito alla pietra la compattezza perduta nel tempo. Il successivo trattamento protettivo è stato eseguito con prodotti CIR a base di polimeri ad impregnazione. La loro efficace idrorepellenza consente al materiale di resistere alle aggressioni degli agenti atmosferici nel tempo.

Palazzo Reale, Napoli

Pulitura degli elementi lapidei posti in facciata

Gli interventi eseguiti sugli elementi lapidei in piperno della facciata hanno previsto l’utilizzo di prodotti studiati specificamente in grado di esaltare la naturale bellezza del materiale. Le operazioni di lavaggio sono state eseguite con detergenti formulati a PH bilanciato; essi hanno permesso di eseguire lavorazioni in modo graduale e selettivo sullo sporco, come richiesto negli interventi conservativi. Successivamente si è provveduto al trattamento delle superfici in piperno con un prodotto a base di particolari silossani diluiti in miscela solvente inerte. Il prodotto non modifica la traspirabilità del supporto e non diminuisce la sua permeabilità al vapor d’acqua, presentando al tempo stesso un’elevata resistenza ai raggi UV.

Piazza Duomo, Milano

Trattamento della pavimentazione della piazza

La pavimentazione in granito e pietra calcarea della piazza è soggetta ad uno sporco diffuso causato dall’elevato traffico pedonale, oltre ad avere zone con macchie puntuali di vario genere, come quelle dovute ai residui di gomma da masticare. Le operazioni di lavaggio sono state eseguite con idropulitrice a caldo e l’ausilio di specifici remover per le macchie puntuali. Successivamente è stato eseguito un trattamento di tutti gli elementi della pavimentazione con uno specifico idro-oleorepellente, che garantisce un’ottimale penetrazione dei principi attivi all’interno della porosità delle superfici compatte, come quelle della pavimentazione in oggetto. Tale trattamento facilita le operazioni di manutenzione quotidiana, evitando alle macchie di penetrare all’interno della porosità della pietra.

Villa dei Misteri, Pompei

Protezione degli affreschi e delle superfici murarie

L’intervento di pulitura e protezione degli affreschi della Villa dei Misteri ha richiesto un prodotto specifico a base di cere e fluoropolimeri, per garantirne efficacia e durata nel tempo. Le superfici murarie interne ed esterne della villa, in pietra e cocciopesto, sono state trattate con prodotti a base di silicato di etile e consolidanti acrilici.
Altri interventi importanti hanno riguardato il consolidamento e l’impermeabilizzazione con prodotti silossanici di materiali lapidei in molti importanti edifici dell’area archeologica, tra cui la Casa del Criptoportico, la Casa di Giulia Felice, la Casa dei Vettii e le Terme del Foro.

Cattedrale di Ragusa

Restauro dei portali della chiesa

I portali in pietra calcarea presentavano uno stato di degrado particolarmente avanzato, che ha necessitato di un intervento conservativo di consolidamento e protezione. Per questo tipo di intervento sono stati utilizzati prodotti ad elevate performance, sviluppati con nanotecnologie di ultima generazione: nano-dispersione di silice colloidale silanizzata in soluzione acquosa, particolarmente indicata per il trattamento consolidante di superfici minerali sfarinanti e decoese. I prodotti utilizzati hanno permesso di bloccare l’avanzamento del degrado, mantenendo inalterate le caratteristiche fisiche e chimiche dei materiali trattati, restituendo al portale una nuova vita.

Pieve di Romena, Arezzo

Restauro conservativo

I blocchi di arenaria presenti in facciata risultavano notevolmente compromessi e degradati, in quanto le alterazioni fisiche hanno portato nel tempo a distaccamenti con vistose perdite di materiale. L’intervento fondamentale è stato eseguito con un consolidante a base di silicato di etile, che ha permesso di restituire ai materiali la perduta compattezza e resistenza meccanica. La successiva protezione, necessaria per limitare la penetrazione di acqua all’interno del materiale e così anche le alterazioni ad essa dovute, è stata realizzata con un protettivo polisilossanico in miscela solvente inerte.

Palazzo Salimbeni, Siena

Pulitura e restauro conservativo della facciata

L’intervento sui rivestimenti in pietra della facciata ha previsto una fase preliminare di pulitura selettiva e controllata, attraverso l’utilizzo di detergenti a PH neutro, formulati sulla base della direttiva AB 57 dell’Istituto Centrale del Restauro. La protezione dei materiali è stata eseguita successivamente con prodotto fluorurato ad elevate performance a base di particolari fluoropolimeri diluiti in miscela solvente inerte. Il prodotto utilizzato ha mantenuto inalterate la traspirabilità della pietra e la permeabilità al vapor d’acqua e le sue caratteristiche idro-oleorepellenti facilitano in maniera importante la pulizia delle superfici trattate.

Palazzo Sansedoni, Siena

Restauro conservativo di facciate e cortine di mattoni

La prestigiosa facciata in laterizio, impreziosita da elementi in pietra calcarea, è stata in una prima fase ripulita dagli inquinanti stratificati, con detergenti a PH bilanciato, utilizzati opportunamente diluiti sulla base delle campionature preliminari eseguite, e da apposito prodotto per la sanificazione delle superfici inquinate da patine biologiche. Successivamente è stato deciso di procedere ad una protezione profonda ed altamente performante con un protettivo polisilossanico in base acqua nanotecnologico, in grado di fornire ai materiali un’elevata protezione nei confronti dell’acqua e degli inquinanti da essa veicolati.

Palazzo Stratti, Trieste

Pulitura della facciata

Le operazioni di pulizia eseguite sulla facciata hanno previsto l’utilizzo di detergenti a diverso PH, in quanto si è intervenuto su più tipologie di materiale e con varie stratificazioni di smog ed inquinanti. Uno specifico detergente è stato utilizzato per rimuovere le incrostazioni da smog sulle superfici in pietra di Vicenza, mentre un altro è stato applicato, mescolato con polpa di cellulosa, con la tecnica ad impacco sulle zone a maggior stratificazione. Per le restanti parti della facciata si è fatto ricorso ad un ulteriore prodotto detergente. In questo modo è stato possibile intervenire nel pieno rispetto dei materiali, senza alterarli cromaticamente e superficialmente, mantenendo nei supporti lapidei la loro naturale patina di invecchiamento.

San Giovanni e Paolo, Venezia

Restauro della facciata

I laterizi sono ricavati dalla cottura di argille con quantità variabili di sabbia, ossido di ferro e carbonato di calcio. Per quanto pieni, i mattoni di costruzione presentano una porosità che li rende vulnerabili agli agenti atmosferici, allo smog, all’usura del tempo. La composizione dell’argilla utilizzata per l’impasto ne determina la tonalità. I prodotti CIR per il restauro, la conservazione e la protezione delle facciate, hanno ridonato al laterizio il colore originale grazie a detergenti acidi concentrati adatti alla rimozione di efflorescenze saline; consolidanti e protettivi a base acqua, anche a base di silicato di litio, hanno reso possibile il consolidamento nel rispetto del materiale di costruzione.